martedì 28 ottobre 2008

Misery Index - Traitors (Relapse/2008)

Traitors è un plotone d’esecuzione equipaggiato con fucili a pompa, un tirapugni saltato a un martello pneumatico, una bomba tubo termonucleare. Traitors è un autotreno caricato a nitroglicerina, una tempesta di bulloni e chiodi arrugginiti, una rissa in una raffineria di cocaina. Traitors è il capolavoro dei Misery Index. Non cercate vie di fuga. Dove non arrivano evoluzioni sempre più funamboliche, ciuffi sempre più emo e loghi sempre più illeggibili arrivano gli spietati no global del Maryland. Un disco che non ha un secondo di pausa, un calo di tensione o una parvenza di perplessità. La produzione dell’illuminato Kurt Ballou (dei Converge) è compatta come una colata di cemento armato, abrasiva senza essere fastidiosa. Come se Rick Rubin si mettesse a produrre l’ultimo dei Suffocation. Il comparto tecnico, anche se orfano del picchiatore Kevin Talley, è da capogiro e ci regala una sequela di canzoni da urlo, senza sbagliare un solo riff su tutta la durata del disco. Eppure i Misery Index hanno qualcosa in più, un retaggio tra il punk, l’HC e il thrash metal che li rende orecchiabili e d’impatto anche nei momenti più feroci. Vi ritroverete spesso e volentieri a riascoltare l’intero album troppe volte di seguito per essere un lavoro da affiancare a Dying Fetus e Origin. Traitors è un sonoro calcio nel culo a reunion gratuite, deliri emo death e vecchie carcasse che aspettano di decomporsi al sole di qualche festival estivo. Se Despised Icon, All Shall Perish e Beneath the Massacre spostano la barriera dell’estremo in nuovi territori, alle retrovie ci pensa il panzer Misery Index. Disco estremo del 2008, insindacabile.

5 commenti:

Adriano (Adrio) Petrucci ha detto...

è dapaura!

Giangidoe ha detto...

Decisamente non il mio genere, ma come al solito una recensione mooolto accattivante.

MA! ha detto...

Grande Adrio, si vede che la sai lunga!

@Giangi: dagli un ascoltino anche se non ti garba completamente. Tanto per ridare una definizione al concetto di aggressione sonora. Tra l'altro ho recuperato Nuclear Winter: 100% Lynch. Grazie per la segnalazione.

aLeX ha detto...

aggressione sonora li descrive perfettamente!
grande recensione e grande disco!
e grande ma!

saluti esoterici..
aLeX

MA! ha detto...

Alex, questo è il tipo di disco che assocerei al tuo caprone. Altro che gli Slayer che qualcuno aveva tirato fuori...