martedì 3 marzo 2009

Human Enhancement: l'arte di Revital Cohen



Cani trasformati in polmoni artificiali su quattro zampe. Un orologio collegato con banca e mail aziendale, capace di incrociare tutti i parametri e stabilire il momento in cui il proprio fisico è più adatto a concepire un bambino. Il design incrocia l'arte e diventa provocazione. Revital Cohen ha una lucidità di vedute impressionante, capacità visionarie degne del Paul Verhoeven/David Cronenberg più caustico e uno strano senso dell'umorismo.

3 commenti:

Giangidoe ha detto...

E come sempre, il mitico Cronenberg ritorna.
Mentre di Verhoeven, oltre ai 5 suoi film che ho visto, non ho mai coltto precise e riconoscibili suggestioni...

MA! ha detto...

Verhoeven, sopratutto nel periodo americano, è sempre stato il fratellino pornografico di Cronenberg. Se il canadese è stato un genio nell'esplorazione del corpo (a proposito, guardati Vital di Tsukamoto. Rischia di diventare il tuo film preferito. Non farti fuorviare dalle recensioni e dalle sinossi che trovi in giro, è una storia d'amore di una delicatezza incredibile) l'olandese è stato il paladino dell'esploitazione della carne. Vedere il corpo umano così esplicitamente sfruttato come parte di una poetica non poteva che non richiamarmi il folle dietro a Starship Troopers. E poi rimango dell'idea che il suo più grande capolavoro Verhoeven lo realizzerà quando gli faranno girare una puntata di Nip/Tuc. Riesci a immaginare qualcosa di più pornografico (fuori dal circuito xxx)?

Giangidoe ha detto...

No, in effetti no.
Se si tralascia "Californication" -che di estetica dello sfruttamento della carne ha ben poco- o "Tell me you love me" -che mette il corpo al centro, ma in una chiave che definire poetica sarebbe quantomeno provocatorio- non riesco nemmeno io ad immaginare qualcosa di più azzeccato di Nip/Tuck.
Che tra l'altro, in questo senso, aveva già avuto delle puntate a mio parere memorabili (come quella dei gemelli siamesi, o della grassona incollata alla poltrona).
Peccato solo che con quest'ultima serie sia scesa in un baratro da cui sembra molto difficile poter risalire...

Riguardo Tsukamoto ti credo sulla parola: avevo lette delle porcate assurde su "A snake of june" del tutto infondate...