venerdì 3 dicembre 2010

Ari il grande




La Rizzoli NY sale sempre più in alto nella mia personalissima classifica delle meglio case editrici. Tra gli ultimi volumi pubblicati non posso non segnalare la monografia dedicata alla fotografa nipponica Mika Ninagawa (350 patinatissime pagine racchiuse in box cartonato con scintillante stampa a caldo), il volume su Kaws (sovracopertina trasparente con stampa a contrasto, logo in rilievo, pagine dedicate ai lavori street stampate su carta grezza, sezione sulle esposizioni in galleria d'arte su carta lucida) e questo, che non possiedo esclusivamente per motivi economici. Eppure il meglio deve ancora venire.



Per l'anno prossimo è fissata l'uscita del nuovo volume di Ari Marcopoulos: 1200 pagine per altrettante fotografie. Per chi non lo sapesse Ari è l'uomo che ha portato lo stile da fanzina nel mainstream. Prima che Vice Magazine sputtanasse tutto. Foto crude, legate alla cultura di strada, spesso pubblicate proprio su riviste autoprodotte. Uno stile apparentemente povero che, forse proprio per questo, ha finito per espandersi come una chiazza d'olio (o un tumore). Grazie alla Rizzoli sarà possibile ristabilire il giusto ordine delle cose, dividendo tra prime movers (Ari) e cialtroni populisti (Terry, ti fischiano le orecchie?).

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